✨Linee Guida Interoperabilità
In questa sezione sono esposte linee guida e scopi dell'interoperabilità tecnica a vantaggio delle PA e dei cittadini
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In questa sezione sono esposte linee guida e scopi dell'interoperabilità tecnica a vantaggio delle PA e dei cittadini
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Di seguito due spiegazioni a cura dello staff di PagoPA dedicato all'interoperabilità
Interoperabilità permette alle Pubbliche Amministrazioni di accelerare e standardizzare il flusso di condivisione delle informazioni tra loro. Ci sono tre aspetti chiave: la nascita di un catalogo unico di servizi per tutta la Pubblica Amministrazione, la creazione di un canale sicuro e standard tra chi eroga il servizio e chi ne fruisce, senza necessità di integrazioni personalizzate e la possibilità di
riutilizzare le verifiche effettuate da altri enti.
Il lavoro di Interoperabilità avviene dietro le quinte. Ogni ente può mettere a disposizione i suoi servizi e fruire di quelli degli altri. Interoperabilità garantisce che ci sia sempre un canale sicuro per i dati che transitano tra l'erogatore e il fruitore, mettendo al centro la sicurezza dei dati del cittadino.
Per te, questo si traduce in una maggior celerità nel fornirti i servizi, e di poter accedere l'un l'altra ai dati che servono per portare a termine i processi amministrativi, senza doverli chiedere a te ogni volta (previo il tuo esplicito consenso), in tutta sicurezza.
Italian OpenAPI Validation Checker (validatore per interfacce #API in conformità alle Linee Guida #interoperabilità, basato su #Spectral).
Linee Guida Tecnologie e standard per la sicurezza dell’interoperabilità tramite API dei sistemi informatici. Linee guida AGID in consultazione pubblica dal 19/04/2021 al 18/05/2021. Linee guida in attuazione del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell” Amministrazione Digitale) ai sensi dell’articolo 14-bis e dell’articolo 73.
Da ottobre 2021 online le Linee Guida PDND per interoperabilità.
Ai sensi dell’articolo 50-ter, comma 1 del CAD, la PDND è finalizzata a favorire la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo detenuto per finalità istituzionali dai soggetti di cui all’articolo 2, comma 2 del CAD nonché la condivisione dei dati tra i soggetti che hanno diritto di accedervi ai fini dell’attuazione dell’articolo 50 del CAD e della semplificazione degli adempimenti dei cittadini e delle imprese, in conformità alla disciplina vigente.
Ai sensi dell’articolo 50-ter, comma 2 del CAD, l’Infrastruttura interoperabilità PDND rende possibile l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati dei soggetti interessati, mediante:
l’accreditamento, l’identificazione e la gestione dei livelli di autorizzazione dei soggetti abilitati a operare sulla stessa;
la raccolta e la conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuati suo tramite.
Ai sensi dell’art. 50-ter, comma 2-bis, del CAD, il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ultimati i test e le prove tecniche di corretto funzionamento della Infrastruttura interoperabilità PDND, fissa il termine entro il quale i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, del CAD saranno tenuti ad accreditarsi alla stessa, a sviluppare le interfacce e a rendere disponibili le proprie basi dati.
Linea di indirizzo sulla «interoperabilità tecnica». Circolare AGID n. 1/2020 del 9 settembre 2020.
Link Circolare AGID. I documenti individuano le tecnologie e gli standard che le Pubbliche Amministrazioni devono tenere in considerazione nella realizzazione dei propri sistemi informatici, al fine di permettere il coordinamento informatico dei dati tra le amministrazioni nonché tra i gestori di servizi pubblici e i soggetti privati e l’Unione Europea.
La Linea di indirizzo sull’interoperabilità tecnica contribuisce alla definizione del Modello di Interoperabilità della PA (in breve ModI), in coerenza con il nuovo European Interoperability Framework (in breve EIF) oggetto della Comunicazione COM (2017) 134 della Commissione Europea del 23 marzo 2017.
La Circolare aggiorna il Sistema pubblico di cooperazione (SPCoop) proseguendo nel processo di aggiornamento avviato con la determinazione AGID 219/2017, nelle more delle predisposizione, ai sensi dell’articolo 71 del CAD, delle Linee Guida in materia.
La Linea di indirizzo sull’interoperabilità tecnica è applicabile ai soli servizi digitali realizzati da una Pubblica Amministrazione.
La Linea di indirizzo sull’interoperabilità tecnica provvede a:
definire le modalità di integrazione tra le PA, e tra queste cittadini e imprese, indirizzando le scelte architetturali di interoperabilità delle PA;
individuare le scelte tecnologiche che favoriscano lo sviluppo, da parte delle PA, cittadini e imprese, di soluzioni applicative innovative che semplifichino e abilitino l’utilizzo dei dati e dei servizi digitali;
promuovere l’adozione dell’approccio “API first” per favorire la separazione dei livelli di backend e frontend, con logiche aperte e standard pubblici che garantiscano ad altri attori, pubblici e privati, accessibilità e massima interoperabilità di dati e servizi digitali;
privilegiare standard tecnologici, de iure e de facto, che soddisfino l’esigenza di rendere sicure le interazioni tra le PA e tra queste, cittadini e imprese;
favorire l’interazione tra PA e tra queste, cittadini e imprese, attraverso un approccio Contract-First.
Allegati:
Allegato: Circolare 1-2020 Linea di indirizzo interoperabilità tecnica.pdf (15/09/2020 - 3258 kb - pdf)
Allegato: 00_Linea di indirizzo interoperabilità tecnica.pdf (15/09/2020 - 803 kb - pdf)
Allegato: 01_Pattern interazione.pdf (15/09/2020 - 968 kb - pdf)
Allegato: 02_Pattern sicurezza.pdf (15/09/2020 - 617 kb - pdf)
Allegato: 03_Profili di interoperabilità.pdf (15/09/2020 - 349 kb - pdf)
Allegato: 04_Raccomandazioni di implementazione.pdf (15/09/2020 - 497 kb - pdf)
Allegato: DT DG n. 406 - 9 sett 2020- Circolare 1-2020 Linea di indirizzo interoperabilità tecnica.pdf (15/09/2020 - 3825 kb - pdf)